LO STATO ITALIANO VIOLA LA COSTITUZIONE?

Caro Stato: stai violando l’art . 1, 2, 3, 4, 36, 53, 54  della costituzione !

Dimostriamo come lo stato ITALIANO , nei confronti dei liberi professionisti, viola palesemente la costituzione, applicando un’ assurda “PATRIMONIALE” SUL LAVORO AUTONOMO .
Ecco le spese fisse di un Professionista (nell’ esempio si considera un Ingegnere o architetto operante in una Citta come Milano)
Per svolgere l’attività e per vivere (cioè “per poter lavorare e mantenersi in vita” ) un professionista deve sosotenere i seguenti costi minimi annuali:

Tab. A

Supponiamo allora che il professionista riesca appena a guadagnare quanto strettamente necessario per  sostenere le spese fisse della sua attività e quelle necessarie per mantenersi in vita,  e cioè incassi una somma annuale di 10232+27208=37440,00 €  (come daTab.A),  e calcoliamo la sua  tassazione  con le aliquote 2013 . Il risultato è incredibile: per lavorare e poter pagare le tasse, il professionista và in passivo e, quindi,  deve indebitarsi o fallire!!!!

Questo accade perché, di fatto,  lo stato  considera come reddito utile  le spese necessarie al sostentamento e altrettanto fa per alcune spese indispensaili alla produzione.

La conseguenza di questo sistema di tassazione è che esso tassa di più chi guadagna meno.  Il sistema attuale di tasse e contributi è tale  che il professionista che guadagni solo il minimo di sopravvivenza (e cioè 37440,00 € nell’esempio sopra considerato) e che quindi non ottenga dal suo lavoro alcun utile effettivo,   risulta costretto a pagare allo stato parte di quelle somme che gli sono indispensabili per sopravvivere ed per esercitare la sua professione.

Tab B

Tab. B

Come si evince la tassazione reale è inversamente proporzionale al reddito reale: più sei povero più paghi!
Il fatto è inaccettabile e viola nello specifico la costituzione art.53
“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”
Basta-Tasse ritiene fondamentale introdurre nel sistema fiscale il concetto di “reddito di cittadinanza” inteso come quel valore minimo di entrata delle famiglie che lo stato deve intendere intassabile perchè fonte minima per il sostentamento.

Ovviamente quello di sopra è solo un esempio volto ad evidenziare il problema, ma si applica a tutte le categorie compreso i pensionati ( la non detassazione per redditi fino a 7500,00 è oggi anacronistica e non consente di sopravvivere!!!).
Se tra i lettori c’è un costituzionalista o un gruppo interessato ad approfondire le strade da percorrere per portare lo Stato Italiano di fronte alla Corte Costituzionale o Europea per violazione dei diritti costituzionali e dell’ Uomo, ci contatti.

Aderisci a Basta-Tasse

C.P.
Basta- Tasse